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Gli avvocati sono utenti o protagonisti del servizio giustizia? In che misura il comportamento dei legali concorre a determinare il buon andamento degli apparati giudiziari? E soprattutto, in che modo l'avvocatura contribuisce e potrebbe contribuire, in ottica futura, al miglioramento di efficienza ed efficacia della giustizia civile? Il volume, frutto di un periodo decennale di ricerca empirica, fornisce contributo originale e innovativo allo studio di una delle professioni più importanti e, al contempo, più discusse e criticate della nostra società. Il libro indaga il complesso e inesplorato tema dei rapporti fra avvocati e uffici giudiziari, allargando il focus a una pluralità di dimensioni, fra cui: l'organizzazione degli studi legali, l'uso delle tecnologie informatiche, il rapporto con i clienti, l'interazione con i colleghi, il comportamento in udienza, il dialogo con la magistratura e il ruolo degli Ordini forensi nei percorsi d'innovazione giudiziaria. Questa ricerca si offre come uno specchio attraverso il quale gli "addetti ai lavori" - in primis gli avvocati - possano riconoscersi e ripensare in senso critico alla loro professione. Il libro si rivolge altresì a tutti i cittadini interessati a comprendere le logiche d'azione che guidano il funzionamento delle corti di giustizia.